lavoratori precoci difendiamo i nostri diritti legalmente !!!

lavoratori precoci ---------NUMERO ADESIONI 26



lavoratoprezioso@libero.it

LE VOSTRE LETTERE

 

Oggetto: Re: lavoratore precoce
Da: moreno.b........@alice.it
A: <lavoratoprezioso@libero.it
Data:

28/11/2013 21:32

 

Grazie per aver pubblicato la nostra lettera, siamo un gruppo ad oggi di 394 persone in continuo aumento Il gruppo si trova su facebook e si chiama "Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti".  Come ci si iscrive al vostro sito? Non abbiamo notato come fare il login. Le invio un'altra lettera che abbiamo scritto a politici, quotidiani e sindacati, ne abbiamo scritte tante e alcune sono state anche pubblicate sui quotidiani. Eccola:

Qualcuno dice che è giusto che noi “precoci”,  entrati nel mondo del lavoro poco più che bambini,  restiamo in attività più a lungo degli altri, dal momento che siamo stati fortunati ad avere un lavoro per 35/40 anni consecutivi e, che per tale ragione, non dovremmo lamentarci ed essere soddisfatti in quanto “privilegiati”!!. Ma la piccola testolina di cavolo che dice questo, lo sa quanto ci è costato il “privilegio” di lavorare in modo continuativo per tutti questi anni? Lo sa che per farlo ci siamo dovuti adeguare ai lavori anche più umili che nessuno farebbe mai, tantomeno chi asserisce questa baggianata? Lo sa che da ragazzino mentre gli altri vivevano bellamente la propria adolescenza noi ci alzavamo al mattino presto per recarci al lavoro e non certo per svolgere attività di concetto? Lo sa che pur di continuare a portare a casa lo stipendio (e versare i contributi per la pensione che oggi ci vorrebbero rubare) abbiamo cambiato lavoro tantissime volte adeguandoci ogni volta ai sacrifici che questo comportava? Sopportando le umiliazioni più cupe pur di mantenere il lavoro? Lo sa che la sera quando tornavamo a casa invece di uscire a divertirci con i nostri coetanei crollavamo nel letto addormentati perché la mattina dopo si ricominciava? Per fare esperienza, come apprendisti eravamo sottopagati , senza aver paura di sporcarci le mani e di fare lavori in orari non "tradizionali"….e facevamo quindi una montagna di ore…senza contare i calci nel sedere e i vari sbeffeggiamenti che molti conoscono. Per quanto riguarda le ferie non se ne parlava nemmeno, in un anno facevi due settimane e stop.

 Nonostante la crisi ci sono ancora alcuni settori che offrono opportunità di lavoro, ma chi dice che noi siamo dei “privilegiati” evidentemente non è disposto a vivere la propria vita nel modo che ho descritto sopra. Per cui questi “signori” abbiano almeno la compiacenza di non chiamarci “fortunati” o "privilegiati" solo perché abbiamo lavorato fin da bambini/ragazzini, ma molto più realmente ci chiamino dei volenterosi impossibili da imitare, poiché la cosa ci si addice sicuramente di più.

 E’ vero le aziende anche oggi mortificano i giovani lavoratori pagandoli una miseria e sfruttandoli fino all'osso, ma è esattamente ciò che abbiamo fatto noi a suo tempo. La domanda quindi è: chi è disposto a fare altrettanto? Ebbene chi avrà il coraggio di farlo, di adattarsi come abbiamo fatto noi a tutte le situazioni, dopo avere pagato un caro prezzo in fatica, sudore, umiliazioni, compromessi, delusioni, amarezze ecc.ecc., si ritroverà anche lui con 40 anni di versamenti contributivi effettuati, (e 40 anni di lavoro devono bastare per potersi godere il meritato riposo…sono una vita!! Oltre ad essere coloro che avranno versato più quattrini in assoluto alle casse previdenziali, appunto per 40 anni…) Dico a loro che tutto ha un prezzo!! A noi nessuno ha regalato nulla, ci siamo solo rimboccati le maniche, ci siamo messi in gioco da ragazzini perché costretti dagli eventi e dalle necessità famigliari. Ora non potete dirci solo che siamo stati “fortunati”, perché in questo caso la fortuna come la chiamate voi ce la siamo costruita con le nostre mani, con il sudore della fronte. Molti dei lavori che abbiamo fatto noi all’epoca, oggi li svolgono gli stranieri, anche loro sottopagati e sfruttati…Eppure tutti diciamo che non è assolutamente una cosa giusta. Certo che non è una cosa giusta sfruttare quella povera gente!! Certo anche io non sono assolutamente d’accordo che vengano pagati 20 euro al giorno dopo avere sudato molte ore sotto il sole cocente, o altro. Ebbene noi precoci ci siamo passati in quella situazione e la conosciamo perfettamente, ed è come se fra 40 anni voi chiamaste questi poveri ”schiavi” dei fortunati e dei “privilegiati” perché hanno lavorato!!! Ma privilegiati de che? Avranno pagato i contributi anche per quelli che sono stati a guardarli lavorare e ciò non sarebbe assolutamente giusto!!! Forse con queste righe risulterò antipatico o scomodo a tanti “lavoratori” che vorrebbero usufruire della pensione allo stesso modo in cui dovremmo usufruirne noi pur avendo loro lavorato molti anni di meno … Già perché chi sceglie di guardare in faccia la realtà e di descriverla per quella che è, si becca le pietre in faccia e l’ira dell’esercito di salvezza del politicamente corretto. Mi permetto di citare Bertolt Brecht: “Mi sedetti dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati”.

Moreno B.............

 

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Da: c.......2003@yahoo.it
innanzitutto grazie... perchè   se abbiamo ancora qualche speranza è proprio a persone come te che in qualche modo non si danno per vinte  impotenti a questa lobby politica  che tanto parla di riforme (vedasi riforma elettorale, finanziamento ai partiti, riduzione parlamentari, riduzione degli stipendi) ma  continua a   penalizza "la classe operaia"  con tasse e balzelli e spudoratamente si mantengono tutti i loro  privilegi. Io da parte mia cercherò  di dare la massima diffuzione  di questa tua iniziativa  e speriamo che qualcuno  davvero ci ascolti.  Sicuramente  l'idea di formare un partito non sarebbe male  sono sicuro che  portando  come cavallo di battaglia la difesa dei diritti  dei lavoratori precosi e usuranti si andrebbero ad ottenere una marea di consensi. 
Io da parte mia cercherò di dare ampia diffusione  tra i miei conoscenti del tuo sito  e speriamo che possiamo crescere come numero e farci sentire.  Grazie ancora ... almeno proviamoci!!!!!
celestino

 

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Oggetto: PRECOCI
Da: a.....g......33@alice.it

 

prego inserirmi nel vs progetto e tenermi informato per qualsiasi azione vogliate intraprendere contro la riforma pensioni fornero

classe 1959iniziato a lavorare a 14 anni  40 anni contributi versati settore privato
Buon lavoro.

B.AN.

complimenti , per iniziativa !!!!!!!!!!

 

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Oggetto: https://lavoratori-precoci.webnode.it
Da: lorella_g.....i@libero.it

 

Io ci sono ...

 

Lorella G...... (Milano)

lorella_g........@libero.it

 

Purtroppo nella "vicenda pensioni" non sono più attiva perchè lo sono stata tanto, forse troppo, e per questo ho rischiato ai ammalarmi ulteriormente (già soffro di patologie molto serie: trombosi al cervello e carcinoma della pelle, per dirne solo 2 ...).

Proprio per questo ho deciso di ... rassegnarmi alla ingiusta ed iniqua condanna che è spettata a noi. Noi che nella vita abbiamo solo lavorato e che stavamo ad uno, a due, a tre passi dal meritato riposo.

 

Detto questo, appoggerò qualunque vostra utile iniziativa (come ho sempre fatto).

 

Buon pomeriggio

Lo 

 

 

Data: 27.11.2013 14:01
Nome: Giovanni
E-mail:

mccgnn@inwind.it

 

Oggetto: adesione
Messaggio:

Un saluto. Ho iniziato a lavorare a 14 anni e 7 mesi oggi ho già versato per 40 anni e 5 mesi. Svolgo un lavoro riconosciuto usurante ma per Lor Signori sono ancora vivo quindi devo continuare a lavorare. Disponibile a partecipare ad iniziative serie. Ciao Giovanni

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Oggetto: lavoratore precoce
Da: moreno.b.......@alice.it

Siamo un gruppo di lavoratori precoci decisi a far valere i propri diritti. Abbiamo scritto a diversi politici sindacati e quotidiani ed alcune nostre lettere sono state anche pubblicate. Circa 18 anni fa, quando avevamo una quindicina d’anni di lavoro, i politici di allora applicarono una riforma pensionistica pesante abolendo di fatto i 35 anni di contributi minimi per accedere alla pensione, portandoli a 40. Ricordiamo che fu un periodo difficile, di proteste e manifestazioni , contrapposizioni tra diversi punti di vista. Anche allora ricordiamo,  si sosteneva che lo si doveva fare per i nostri figli…per i giovani,  (tra i quali giovani, all’epoca, c’eravamo  anche noi…). Forse proprio per questo vedemmo la cosa, sì vessatoria, ma se era nell’interesse nostro e dei giovani come noi, forse non era così sbagliato e non ci demmo molto da fare a livello sindacale e di protesta, per ostacolare tale decisione.

Ebbene oggi a distanza di anni si ripete la storia….dobbiamo farlo per i nostri figli…per i giovani…..

Ci poniamo quindi una domanda: ai giovani che eravamo noi allora a cosa è servito accettare passivamente la riforma, senza lottare più di tanto per cercare di ostacolarla? A cosa è servito riporre la fiducia nei politici di allora comprendendo la loro manovra? Solo ad allungare ancora di più il nostro periodo lavorativo senza trarne alcun beneficio…anzi la nostra pensione sarà più bassa di quella percepita dai nostri predecessori….nonostante abbiamo lavorato già i 35 anni pattuiti al momento del nostro ingresso nel mondo del lavoro. Non abbiamo ancora “scontato” i cinque anni aggiunti qualche tempo fa che già   sembra se  ne debba lavorare anche più dei 40 fissati successivamente... E dove sono andati a finire quindi, i fondi che avrebbero dovuto essere accantonati con quella manovra, per noi giovani dell’epoca al fine di garantirci oggi la pensione che ci avevano promesso?

Diciamo ai giovani di oggi: non fidatevi!! Se la storia si ripete allo stesso modo in cui l’abbiamo vissuta noi, vi attende al varco il grande inganno…la grande beffa!! Di questo passo vi diranno che non solo non saranno sufficienti 40 anni di lavoro, ma nemmeno 45 e poi nemmeno 50 e così via…sempre in nome della salvaguardia dei giovani che vi seguiranno nel futuro……No! Tutti uniti bisogna opporsi, con tutte le nostre forze, all'ennesima attuazione di meccanismi che prevedano un ulteriore aumento degli anni di lavoro da effettuare, (40 anni non erano e non sono pochi!). Da qualsiasi parte politica essi vengano.

Non siamo contrapposti ai giovani, siamo stati solo dei pionieri che hanno toccato con mano per primi, quanto possano  essere subdole e ingannevoli le promesse  della politica! Diciamo a loro: lottate al nostro fianco per salvaguardare il vostro futuro, chiedendo di fissare dei parametri che siano ragionevoli e non una chimera irraggiungibile!! Riteniamo che cancellare con un colpo di spugna 40 anni di lavoro sia di una bassezza senza pari...sono tanti..... una vita, timbrare il cartellino e lavorare tutti i giorni per 40 anni non è una cosa da poco. Senza contare l'adolescenza perduta e che non tornerà....vissuta in fabbrica o altro in giovanissima età.  Questo soprattutto per i lavoratori che già si sono visti cambiare le regole almeno tre volte! E' assurdo tenere nell'incertezza le persone in questo modo! E' esasperante! Basta, vi preghiamo, toccare sempre il tasto pensioni di chi ha già una montagna di anni lavorativi sulle spalle, (che saranno coloro che avranno versato più contributi in assoluto alle casse previdenziali, per 40 anni appunto e, se nessuno fa nulla, forse di più....) A volte veramente ci sembra di essere un maratoneta che corre verso il traguardo con un peso sulle spalle che aumenta con il passare dell'età; ogni volta giunti in vista del traguardo (diciamo in vista ma non raggiunto), qualcuno sposta la linea di arrivo più lontano...allora cerchiamo di riprendere forze ripartiamo e di nuovo viene allontanato.....e dopo qualche tempo ancora una terza volta!... Viene voglia, potendolo fare, (purtroppo la maggior parte dei lavoratori non può permettersi di farlo) di lasciare cadere il peso a terra sedersi ai margini della strada presi dallo sconforto e smettere di correre. Non siamo animali da soma, siamo uomini. E dopo una vita di lavoro e fatiche uomini stanchi...

Siamo pienamente d’accordo sulla revisione delle “pensioni d’oro”, ci sembra davvero assurdo che ci sia chi ha lavorato molto meno di 40 anni con molti meno contributi previdenziali versati e percepisca ugualmente pensioni stratosferiche. Per una questione di equità, di fronte a questo fatto, vorremmo proporre di concedere la pensione solo a chi avrà lavorato e versato i relativi contributi per 40 anni. Siamo sicuri che al sistema previdenziale ciò gioverebbe tantissimo e soprattutto siamo sicuri che nessuno avrebbe più il  coraggio di dire che sono pochi!

 

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Non mi trova d'accordo circa l'egoismo,il domani è dei giovani e quindi deve
partire dai giovani la riscossa rendendoli partecipi sul loro domani tramite
una
giusta informazione.Bisogna ricordare loro che se sono cittadini italiani
hanno il diritto costituzionale di poter lavorare a casa loro e non di prendere
la valigia
ed andarsene all'estero.Bisogna spiegare loro che verosibilmente cè un disegno
dietro questa falsa europa dei popoli,disegno distruttivo circa l'economia
italiana.Ieri sera durante la trasmissione LA GABBIA su La7 vi è stato un
chiaro esempio di distruzione,un'azienda che produceva sacche per il plasma e
in
megaattivo chiude.Vi è un'imprenditore che intende rilevarla ma viene bloccato
e piuttosto che far lavorare la gente lo stato preferisce mandare in cig gli
operai e far chiudere la fabbrica.Da quali poteri forti vengono dati questi
ordini?Questo devono sapere i giovani,chiedersi chi è il puparo che manneggia i
fili.Il problema quindi non è quanti anni dovranno lavorare per andare in
pensione perchè per loro non vi è un domani non essendo lavoro e quindi di un
riscontro pensionistico

Romeo M.........

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prego inserirmi nel vs progetto e tenermi informato per qualsiasi azione vogliate intraprendere contro la riforma pensioni fornero

classe 1952 40 anni contributi versati settore privato = trmbato

Buon lavoro

Egidio Z.....

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GRandioso il progetto di aprire un sito web che riguarda la nostra categoria (38 anni e 7 mesi di anzianità 'contributiva avendo iniziato nel lontano aprile 1975 a 15 anni di età ') LA RIFORMA FORNERO MONTI CI STA ' UCCIDENDO.
Aderiamo numerosi a questo progetto,l'iscriviamoci tutti perche'l'unione fa' la forza.
vorrei iscrivermi,aspetto istruzioni,grazie e di nuovo tanti complimenti  (Pietro L.....)

Ciao Pietro ,in realtà dal momento che mi rispondente positivamente per me siete automaticamente iscritti , ho conservete tutti i vostri indirizzi email ,purtroppo non sono tanto pratico di siti web e non so come fare per fare come gli altri siti le iscrizioni i login ecc... 

quando saremo a quota 100 sarà già un passo avanti , a1.000 festeggeremo, penso che sono milioni le persone lavoratori precoci e non ,che vorrebbero aderire ma non sanno l'esistenza del sito ,stasera ho provato a dare visibilità  al sito nel motore di ricerca di google ,speriamo in bene.

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Scusate purtroppo ci vuole del tempo prima che le pubblico, perchè siamo in pochi ,per tutelare la privacy non mettiamo il nome completo

Buongiorno sono anche io un lavoratore precoce, 53 anni e quasi 37 anni di contributi, chiedevo come ho potuto leggere sul sito, fondiamo un nostro partito??? o è solo un miraggio Grazie Mauro

 

Ciao Mauro tutto dipende da quanti saremo , il numero per ora cresce poco ,conto molto sulla vostra pubblicità.

Altrimenti significa che la gente è solo capace di lamentarsi ma quando c'è da fare qualcosa non ha voglia di fare niente .

 

 

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Buongiorno. Anche se non sarete sicuramente d'accordo, mi considero una lavoratrice precoce. Ho cominciato a lavorare nel 1974, a 20 anni, nella Pubblica Amministrazione come vincitrice di concorso, naturalmente versando regolari contributi. Quest'anno, a luglio del 2014, compirò 60 anni di età anagrafica e, a settembre,  40 tondi di lavoro. Prima dell'avvento di queste leggi inique sarei dunque potuta uscire "per compiuto quarantennio", ma oggi non è più così e per bene che mi andrà dovrò aspettare ulteriori anni. Naturalmente, il mio lavoro non è tra quelli "usuranti", ma il mio stile di vita associato all'attività lavorativa sì, tanto che la mia salute è ormai compromessa.  Ho dolori atroci alla schiena causati da due ernie del disco e per recarmi al lavoro devo prendere tra i 4-6 mezzi pubblici al giorno, tutti i giorni. Tornata a casa, oltre ai consueti lavori "donneschi" devo asssistere mia madre invalida al 100% che, circa due mesi fa, è caduta fratturandosi la spalla con ulteriori sforzi e complicazioni per me e la mia schiena. Anni fa, ho dovuto assistere mio padre, morto in seguito, anche, ad un caso di malasanità. Le mie giornate sono ormai scandite solo da doveri e dall'assunzione di antidolorifici per tirare avanti alla meno peggio, ma ormai non ce la faccio più. Non ho più le forze fisiche di un trentenne e considero assolutamente criminale continuare ad impiegare gente che, come me, ha ormai raggiunto la boa dei 40 anni di lavoro mentre a spasso ci sono giovani con più forze fisiche da spendere. Siete liberi di cestinare questa mia, però ritengo che il lavoro di una donna, che in genere deve anche assistere i genitori infermi e anziani, connesso agli inevitabili acciacchi dell'età a meno di non essere superfortunati, dovrebbe essere contemplato tra i lavori usuranti. Soprattutto, non è giusto che chi come me ha inziato a lavorare a 20 anni e dunque comunque giovanissimo, debba essere escluso dalla "precocità". C'è da considerare, anche se purtroppo non pensai a farmi rilasciare attestati che potessero comprovarlo, che prima di impiegarmi ho lavorato facendo supplenze nelle scuole materne. Avevo circa 18, 19 anni. Ritengo insomma di aver fatto abbastanza, e che 40 anni di lavoro siano più che sufficienti per essere collocati a riposo.

Ringrazio per eventuale risposta.

 

Roberta P.

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Buon giorno, con il presente voglio portarVi a conoscenza che condivido le vostre idee.

Complimenti per l'iniziativa.

 

Antonio B.

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Finalmente dopo anni qualcuno ha avuto la buona idea di prendere seriamente il caso di noi lavoratori precoci ecc.. Speriamo che molti precoci ecc.aderiscano.

 

Fiducioso vi auguro un buon lavoro.

Fabio F.

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Io ho cominciato a lavorare a 19 anni e ora ho 59 anni e secondo i calcoli andro' in pensione a 63 anni di eta' con quasi 43 anni di lavoro percio' sono molto incazzato e come me tanti miei amici quindi sarei a favore di qualsiasi associazione che possa far valere i nostri diritti.

Distinti saluti

Graziano M.

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Ho letto il vostro articolo su intopic mi chiamo C.....   Efisio e sono nato a novara il 14/06/1963 e condivido pienamente le vostre opinioni.....appena monti ha riformato le pensioni mi ero subito accorto della porcata che ha fatto.......bisogna combattere e farsi rispettare se no qua ci distruggono contate pure sul mio aiuto

 

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Sono disponibile ad intraprendere iniziative per tutelare i nostri diritti,ho iniziato a lavorare a 17 anni ad oggi ho maturato 40 anni e 6 mesi di contributi

Carmine P. 

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Era ora,che qualcuno prendesse liniziativa,ci stanno prendendo per i fondelli ,o già letto in un altro articolo della possibilità di ricorrere alla corte costituzionale, riguardo al tutto contributivo per quello che sò io fino al 31-12-2012 è retributivo e se cambiano per noi toccano anche i diritti acqisiti di chi è già in pensione.possono fregarci ancora con lingresso età minima 61 anni come accennato dal trombato Monti poi smentitita in canpagna elettorale.dovete publicizzare di più la vostra iniziativa.Seguirò levolvere a presto.

Guglielmo P.

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